La versione 1.4.6 di Konga è dedicata alla prossima scadenza del 6 aprile 2018: la trasmissione dei dati delle fatture emesse e ricevute. La novità di quest’anno consiste nella possibilità di inviare un file XML “semplificato”, nel quale sarà sufficiente indicare la partita IVA e/o il codice fiscale del cliente-fornitore, senza obbligatoriamente dover anche indicare i dati anagrafici completi. Questa nuova modalità sarà certamente un vantaggio per molti utenti, ma avrà come effetto collaterale quello di trasmettere un file XML decisamente meno “leggibile”: eventuali controlli sui dati che si stanno per trasmettere o la consultazione dei dati dopo la trasmissione saranno un po’ più “difficoltosi” a causa della mancanza dei dati anagrafici. L’agenzia delle entrate accetta sia i file XML nel nuovo formato semplificato, sia i file XML che riportano tutti i dati anagrafici. Gli utenti della versione 1.4.6 di Konga hanno entrambe le possibilità: selezionando l’opzione “Non includere i dati facoltativi” il file XML verrà generato nel nuovo formato semplificato, in caso contrario il file verrà generato utilizzando anche i dati anagrafici dei clienti-fornitori.
Le procedure di aggiornamento dati, stampa di controllo e generazione file sono le stesse già descritte in occasione del rilascio della versione 1.4.0.
Causali Contabili
In questa versione sono state apportate anche delle modifiche alle causali contabili per fare in modo che sia possibile distinguere la registrazione delle note di debito, dei documenti riepilogativi (art.6, DPR 695/1996), delle fatture semplificate e delle note di credito semplificate.
Quando il tipo di causale è “doc. IVA fornitore”, “nota credito da fornitore”, “doc. IVA cliente” o “nota credito a cliente” è ora possibile indicare il “tipo di documento”:
- Normale
- Semplificato
- Riepilogativo
Il tipo di documento “normale” andrà indicato per tutte le causali contabili di tipo fattura o nota di credito, quello “semplificato” per le fatture semplificate e le note di credito semplificate e il tipo di documento “riepilogativo” per le causali che verranno utilizzate per la registrazione di fatture riepilogative (art.6, DPR 695/1996). Per le causali contabili già esistenti Konga assegnerà automaticamente il tipo documento “Normale”.
Nella lista delle tipologie di causali sono stati aggiunte due nuove tipologie: “nota debito da fornitore” e “nota di debito a cliente”, si tratta di tipologie che sono in tutto e per tutto simili a “doc. IVA fornitore” e “doc. IVA cliente”, con l’unica differenza che ai fini dell’aggiornamento dell’archivio Dati Fatture Konga potrà distinguere già in base alla causale contabile se il documento registrato è una fattura o una nota di debito.
Dati Fatture
La lista delle tipologie di documento nella scheda di dettaglio che viene utilizzata per l’inserimento, la consultazione e la modifica dei dati dei documenti nell’archivio Dati fatture, ora prevede anche il codice “TD12” (documento riepilogativo), da utilizzare per le fatture di importo inferiore ad euro 300 registrate cumulativamente ai sensi dell’articolo 6, commi 1 e 6, del decreto del Presidente della Repubblica 9 dicembre 1996, n. 695.
Software di controllo file XML Dati Fatture
Un’altra novità del 2018 è stato il rilascio di una procedura per il controllo del file XML che contiene i dati delle fatture emesse e ricevute, che permette di eseguire il controllo anche senza doversi autenticare sul portale dell’agenzia delle entrate. Questo è l’indirizzo da utilizzare per scaricare la procedura di controllo del file: Software di controllo Dati Fatture.
Le modalità di aggiornamento sono quelle usuali: tramite l’aggiornamento automatico**, oppure la nuova versione può essere scaricata utilizzando i link che trovate nella pagina di download del sito di EasyByte Software.
** L’aggiornamento automatico all’ultima versione non è previsto per le versioni server (daemon o servizio), questo significa che gli utenti del modulo “S” dovranno scaricare il programma di installazione e installare manualmente la versione aggiornata sulla postazione server. Per gli utenti della piattaforma Linux sarà sufficiente richiedere un aggiornamento software per scaricare il pacchetto aggiornato (da console: sudo apt-get upgrade).
N.B. Ricordiamo agli utenti macOS che la versione minima richiesta del sistema operativo è la versione 10.8
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